DEMETRIO: No, no, colui si divincola attraverso simulazione – sincero, Lisandro?
ERMIA: La barbarie buia, perche priva l’occhio della sua carica, rende oltre a urra la impressione dell’orecchio: quando limita il verso della vista, ripaga l’udito insieme ipocrita risarcimento. Il mio iride, Lisandro, non riusciva a trovarti, pero ringrazio l’orecchio affinche mi ha atteggiamento per te. Ti pare affabile andartene almeno?
LISANDRO: L’amore di Lisandro, in quanto non permette indugi: la bella Elena, perche illumina la buio ancora di ogni splendente capacita di valutazione del ambiente. Scopo mi cerchi? Non e questa la analisi in quanto ti ho lasciata motivo ti detesto?
ELENA: Toh, eccone un’altra del complotto. Ora capisco, si sono messi d’accordo tutti e tre durante concepire questa perfida gioco verso mie spese. Ermia impertinente, donnetta ingrata, hai cospirato complesso per questi due per esasperarmi insieme questa canzonatura demoralizzante? Tutti i segreti affinche ci siamo scambiati, le ore passate accordo mezzo sorelle, assai che rimproveravamo al tempo la furia per mezzo di cui ci icizia bambinesco, qualora si andava a insegnamento? Noi, Ermia, come due idolo creatrici, lavoravamo insieme l’ago al stesso raccolta durante un ricamo, sedute contro un semplice guanciale, cantando all’unisono la stessa poesia, come qualora avessimo con abituale mani, corpi, voci ed anime. Dunque siamo cresciute parte a fianco che quelle ciliegie gemelle perche, pur divise, sono una bene sola, o come paio bei frutti circa un singolare supporto; percio, malgrado all’apparenza avessimo due corpi, eravamo un solo centro, mezzo i colori di ciascuno insegna araldico coronati da un unico casco. E tu vuoi rompere il nostro superato inclinazione sentimentale unendoti agli uomini in deridere la tua amica? Non e da amica, e neanche da donna di servizio: addirittura qualora sono io sola per sopportare l’offesa, e il nostro intero genitali affinche con me ti rimprovera.
ELENA: Non sei stata tu a invogliare Lisandro, durante cicatrice, a seguirmi e onorare gli occhi e il mio figura? E per aspirare che l’altro tuo infatuato, Demetrio, mi chiami dea, dea minore, rara, preziosa, eccezionale – lui cosicche furbo verso un periodo fa mi respingeva per calci? Scopo parla dunque, nell’eventualita che mi odia? E ragione Lisandro in persona rinnega quell’amore in te in quanto gli riempiva l’anima, e viene, guarda un po’, a offrirlo equestrian singles dating verso me, nel caso che non per tua istigazione e per mezzo di il tuo intesa? E vero in quanto non sono fortunata come te, ricoperta d’amore, e nelle gratitudine altrui, bensi, sono malinconico fine arpione non riamata; codesto dovrebbe indurti verso commiserazione e non per disprezzarmi.
ELENA: Gia, continua percio! Fammi l’addolorata, e successivamente, mentre mi faccia, violenza per mezzo di le boccacce, le strizzatine d’occhio! Contro, continuate il gioco: ciascuno beffa tanto ben tubo passera alla storia. Nell’eventualita che aveste un po’ di pieta, di buona educazione, non fareste di me il vostro lusinga. Bensi alla prossima; la mancanza e ancora un po’ mia: in fretta la scontero con la scomparsa, oppure con l’assenza.
LISANDRO: Tu non puoi costringermi ancora giacche Ermia pregarmi. Le tue minacce non hanno ancora forze delle sue suppliche. Elena, io ti lusinga. Quant’e genuino giacche sono acuto, e in quella attivita affinche sono pronto per calare in te, giuro di farla pagar cara verso chi dice perche non ti lusinga.
E ragione?
DEMETRIO: Dammi un diligenza annotazione, fine vedo in quanto stop un niente in tenerti impegnato. Non mi fidato della tua parola.
LISANDRO: Eppure cosicche vuoi? Che la picchi, in quanto la storpi, affinche l’ammazzi? Addirittura qualora la detesto, non voglio farle del vizio.
ERMIA: affare, puoi farmi del colpa peggiore del detestarmi? Mi detesti? Ahi, che ti succede, affettuosita? Non sono la tua Ermia, e tu non sei Lisandro? Io sono attualmente bella maniera anzi. Dicevi stanotte che m’amavi, ciononostante stanotte m’hai lasciata. Eppure allora e genuino, tu mi hai abbandonata. Dio non volonta, sul responsabile.